Alcune malattie infettive sono particolarmente pericolose se contratte durante la gravidanza, perché possono provocare o aborti spontanei o anomalie congenite del neonato. Tra queste vi sono la rosolia e la varicella.
È quindi importante che ogni donna in età fertile sappia se è protetta da queste due malattie: o perché è stata vaccinata o perché le ha già avute. Per avere la certezza della protezione è necessario un esame del sangue. Se la donna non è protetta, è consigliata la vaccinazione. La vaccinazione va effettuata prima di iniziare una gravidanza, perché durante la gravidanza è controindicata. È importante che la donna in età fertile che si sottopone alla vaccinazione eviti il concepimento per un mese.
I vaccini contro la rosolia e la varicella sono costituiti da virus vivi, attenuati, incapaci di provocare le malattie ma in grado di stimolare la produzione di anticorpi efficaci contro l’infezione. Il vaccino anti-rosolia è somministrato insieme a quelli contro il morbillo e la parotite con un’unica iniezione. Quello contro la varicella esiste sia da solo, sia associato a morbillo-parotite-rosolia. Chi ha già contratto in precedenza una o più di queste malattie, può vaccinarsi ugualmente.
Da giugno 2019 è stata avviata l’offerta gratuita con chiamata attiva per HPV (prevenzione del tumore del collo dell’utero) a tutte le donne, non vaccinate in precedenza, al compimento del loro 25° anno di età, mentre la gratuità della vaccinazione viene estesa dai 18 anni fino al compimento dei 26 anni di età (25 anni e 364 giorni) a tutte coloro che ne faranno richiesta presso i Servizi di igiene e sanità pubblica delle Aziende Usl. La vaccinazione viene inoltre offerta gratuitamente alle donne che hanno subito da meno di un anno trattamenti per lesioni HPV correlate e alle persone con fattori di rischio come previsto dalla DGR 1045/2019.
Vaccinazioni in gravidanza
- Proteggono la salute della mamma e del futuro bambino
- stimolano la mamma a produrre anticorpi che vengono trasmessi al bambino attraverso la placenta
Vaccinazioni utili
La vaccinazione contro la pertosse e quella contro l’influenza, se la gravidanza cade nella stagione influenzale, sono indicate in tutte le donne in gravidanza da tutte le Linee guida internazionali.
La vaccinazione contro la pertosse viene somministrata insieme alle componenti contro difterite e tetano, che sono utili a consolidare la protezione contro queste malattie indotta dalle vaccinazioni di routine. Altre vaccinazioni possono essere somministrate in circostanze particolari, quando esista un rischio epidemico, a giudizio del medico.
Vaccinazioni controindicate in gravidanza
Si tratta di vaccini vivi attenuati per i quali la controindicazione è dettata da un principio di precauzione, anche se non sono mai stati registrati eventi avversi della gravidanza associati alla accidentale somministrazione di questo tipo di vaccini. I vaccini che non vanno somministrati in gravidanza sono quelli contro morbillo-parotite-rosolia, varicella, febbre gialla (un vaccino indicato per i viaggiatori) e contro la febbre tifoide (anch’essa indicata per i viaggiatori). Inoltre il vaccino anti Covid 19 non viene raccomandato nei primi tre mesi di gravidanza.
Quando vaccinarsi
Il periodo ottimale per la vaccinazione contro la pertosse, che viene somministrata insieme al vaccino contro difterite e tetano, è tra la 27ª e la 36ª settimana di gestazione per garantire il massimo trasferimento al feto degli anticorpi prodotti. La vaccinazione contro l’influenza, che ha invece lo scopo principale di prevenire le complicazioni della malattia nella donna gravida, può essere somministrata in qualunque periodo della gravidanza qualora questa coincida con il periodo epidemico. Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione alle donne che si trovano nel secondo o nel terzo trimestre di gravidanza all’inizio della stagione epidemica.
Per sottoporsi alla vaccinazione rivolgersi all’Ambulatorio vaccinale del Servizio igiene pubblica della propria Azienda Usl e/o alla Pediatria di Comunità.
Per saperne di più rivolgersi al proprio medico curante e al Consultorio familiare.
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – 2022
Regione Emilia Romagna – Salute