STUDIO ELYSIUM
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Ufficio registro impresedi Vicenza – Rea:
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Il Dott. Marco Maffiolini è Specializzato in chirurgia del pavimento pelvico, laparoscopica e oncologia ginecologica.
Si occupa di riabilitazione del pavimento pelvico, diagnostica e terapia della osteoporosi (densitometria ossea ad ultrasuoni – osteosonografia)
Specializzato sul trattamento dell’incontinenza URINARIA
L’incontinenza urinaria è la fuga involontaria di urina in momenti e in luoghi inappropriati.
È una malattia silenziosa perché le donne che ne soffrono raramente ne parlano al proprio medico. Interessa circa 3 milioni di donne in Italia, il 20% di tutte le donne dalla prima infanzia alla età avanzata e il 40 % delle donne oltre i 60 anni.
Può essere indotta da gravidanza e parto che possono causare uno stiramento dei legamenti di sospensione dell’uretra, ma anche da un cedimento intrinseco dello sfintere uretrale o da una iperattività del muscolo detrusore della vescica.
L‘incontinenza spesso si collega ad un indebolimento dei connettivi del pavimento pelvico e ad un’ipermobilità dell’uretra ma non è necessariamente correlabile al prolasso genitale. Nella menopausa il calo degli ormoni (estrogeni) possono facilitare questi processi e diminuire il tono dello sfintere e del detrusore. Il diabete è causa di incontinenza danneggiando il sistema nervoso di controllo della vescica e causando infezioni croniche delle vie urinarie.
Ugualmente importanti sono gli effetti secondari di alcuni farmaci, malattie nervose o muscolari degenerative, lesioni del midollo spinale ed effetti secondari di alcuni interventi chirurgici. Inoltre è frequente tra le persone che fumano e in sovrappeso.
Inutile dire quale sia il suo impatto sociale (limitazioni nella vita di società, problematiche sessuali ecc.) e il costo economico (presidi anti incontinenza) che è valutabile in centinaia di milioni di Euro.
La forma più comune è l’incontinenza urinaria da sforzo (o incontinenza da stress), cioè la perdita che avviene durante un’attività fisica, un colpo di tosse o un movimento (50% dei casi).
L’incontinenza da urgenza interessa il 15% delle Pazienti ed è preceduta da un impellente desiderio di urinare (urgenza) seguito dalla fuga di urina incontrollata. Queste due forme si possono associare (incontinenza mista).
Nel diabetico è frequente la cosiddetta incontinenza da “overflow” dovuta alla impossibilità di svuotare la vescica e a fughe da “troppo pieno”. Nelle patologie spinali alla incontinenza urinaria si può associare quella fecale e una difficoltà di svuotamento.
L’incontinenza urinaria è la fuga involontaria di urina in momenti e in luoghi inappropriati.
È una malattia silenziosa perché le donne che ne soffrono raramente ne parlano al proprio medico.
Interessa circa 3 milioni di donne in Italia, il 20% di tutte le donne dalla prima infanzia alla età avanzata e il 40 % delle donne oltre i 60 anni.
La cura è in funzione della causa e della gravità del sintomo in funzione della causa e della gravità. Spesso si ricorre a più soluzioni perché il problema può essere multifattoriale o riconoscere più approcci terapeutici.
Modificare lo stile di vita è sicuramente fondamentale: tenere la vescica più vuota possibile urinando ad orari, una adeguata perdita di peso, l’abolizione o la riduzione di assunzione di caffè e lo stop del fumo sono i primi consigli da dare alla paziente.
Nella incontinenza da sforzo, da urgenza e mista si propongono esercizi mirati alla riabilitazione della muscolatura pelvica, l’elettrostimolazione, Bio-feedback e più recentemente la Radiofrequenza ed elettroporazione con acido ialuronico, utile anche nella cistite interstiziale, nel prolasso di grado lieve e in patologie vulvari debilitanti come il Lichen.
Nelle donne in menopausa è utile l’assunzione di farmaci specifici come la terapia estrogenica locale o nella incontinenza da urgenza di farmaci che inibiscono l’attivazione incontrollata del muscolo detrusore della vescica.
La chirurgia è indicata nei casi di incontinenza urinaria da sforzo grave soprattutto con ipermobilità dell’uretra e negli ultimi anni ha offerto interventi con alto tasso di successo (fino al 90-92%) poco invasivi e a bassa morbilità come la sospensione uretrale con sling di polipropilene a singola incisione sotto uretrale.
Presso questo centro potrete essere seguite su questo problema dal punto di vista diagnostico e terapeutico.
La ginecologia è quella branca della scienza medica che si occupa della salute dell’apparato riproduttivo femminile, ivi comprese la fisiologia e tutte le patologie che possono interessare questa particolare zona del corpo umano.
A differenza di molti specialisti, le visite ginecologiche non si rendono necessarie solamente in corrispondenza di episodi dolorosi o patologici, quanto piuttosto diventano di fondamentale importanza se svolte con regolarità periodica, con il preciso intento di poter monitorare in modo costante l’evoluzione del quadro clinico del paziente.
Quindi, in altre parole, le visite ginecologiche vanno necessariamente effettuate con cadenza periodica anche a prescindere dall’insorgenza di disturbi o di eventuali patologie e, soprattutto, ricoprono un ruolo primario durante i periodi della gravidanza o qualora si decida di iniziare un ciclo di contraccezione.
Oltre ad occuparsi in generale dell’apparato genitale femminile, dunque, si può tranquillamente asserire che il ginecologo è una figura assolutamente fondamentale ed insostituibile per tutto ciò che riguarda la salute della donna tout-court.
Infatti, a prescindere dall’insorgere di patologie o disturbi dell’apparato riproduttivo, l’opera del ginecologo sarà altrettanto cruciale per tutta un’altra gamma di casistiche, sia inerenti ad eventuali problematiche di natura sessuale nella donna, sia come figura a cui rivolgersi in caso di difficoltà nel concepimento o di sospetta infertilità, sino a seguire le pazienti anche nella non meno problematica fase della menopausa.
Il ginecologo è inoltre specializzato e preposto allo svolgimento di tutta una serie di esami diagnostici rivolti a monitorare lo stato di salute generale della donna, come le ecografie pelviche o transvaginali, le eventuali e periodiche palpazioni del seno, gli screening per la prevenzione dei tumori della cervice ed eventualmente interventi chirurgici di vario genere.
In senso generico, qualora non si presentino disturbi o situazioni che facciano presumere di soffrire di una qualche patologia, si raccomanda sempre di svolgere almeno una visita ginecologica all’anno, non esitando a rivolgersi al proprio ginecologo ogni qualvolta compaiano sintomatologie anomale o fastidi a livello dell’apparato riproduttivo.
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